GHOST il Musical

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Creberg Teatro Bergamo
GHOST il Musical
30 Ott
Venerdi'
2020

SPETTACOLO POSTICIPATO

– NUOVA DATA 19 FEBBRAIO 2021

Il perdurare delle restrizioni sulle attività teatrali, ha imposto il posticipo dello spettacolo al 19 febbraio 2021 alle ore 21.

I biglietti in possesso per le date precedenti, rimangono validi senza la necessità di essere sostituiti.

L’eventuale rimborso potrà essere richiesto entro il 30 novembre 2020.

I biglietti acquistati presso il botteghino del teatro dovranno essere inviati unitamente al codice IBAN e l’intestatario del conto corrente all’indirizzo mail: biglietteria@crebergteatrobergamo.it

I biglietti acquistati online e nei punti vendita Ticketone saranno rimborsati direttamente da Ticketone.
Scopri come a questo link: https://www.ticketone.it/campaign/covid-19/

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GHOST

il Musical

organizzatore: CrebergTeatroBergamo

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Tratto dall’omonimo film della Paramount Pictures scritto da Bruce Joel Rubin Protagonisti? Il fantasma di un uomo assassinato, la donna che amava in vita e continua ad amare da spirito, una strampalata medium che può restituirgli la voce e un assassino in attesa di essere scoperto e portato all’Inferno. Un thriller romantico, dove la suspance creata dai continui colpi di scena si alterna alla dimensione interiore del ricordo, una storia che indaga il senso dell’amore quando vive oltre il tempo. Anzi, quando è l’altrove irraggiungibile a renderlo autentico.
Tratto da Ghost, il cult movie della Paramount Pictures che dagli anni ‘90 ha commosso generazioni di spettatori, arriva in contemporanea in Spagna e Italia Ghost Il Musical, adattato per il teatro dallo sceneggiatore originale Bruce Joel Rubin, con la regia di Federico Bellone.
Una produzione internazionale Show Bees in collaborazione con Colin Ingram e Hello Entertainment che sarà in tournée nelle principali piazze italiane.
Trasposizione fedele del film vincitore di un Golden Globe per la miglior attrice non protagonista (Whoopy Goldberg) e per la miglior sceneggiatura, Ghost Il Musical mantiene l’impianto narrativo del successo cinematografico, ma sposa appieno le regole del teatro.
La forza di Ghost Il Musical è soprattutto nella storia. Sono gli archetipi dell’amore che non può ritornare alla fisicità terrena a generare nel pubblico fascino e inquietudine. Dal mito di Orfeo che non può guardare la sua Euridice se non a costo di perderla per sempre fino alla
letteratura romantica che ha ispirato gli atti bianchi di molti balletti, animati da spiriti di fanciulle innamorate.
Questa la trama: le vite di Sam (Mirko Ranù), bancario di New York, e Molly (Giulia Sol), giovane artista, vengono sconvolte dall’omicidio di lui. Sam si ritrova ben presto fantasma e per manifestarsi a Molly si serve della truffaldina medium Oda Mae (Gloria Enchill). I due
cercano di convincere Molly dell’esistenza di una vita ultra terrena e insieme riescono a smascherare il mandante dell’omicidio di Sam: l’avido Carl (Thomas Santu).
Guest star internazionale, nel ruolo del fantasma dell’ospedale, Ronnie Jones. Compositore e cantante tra i più originali della scena mondiale è anche autore di grandi successi per artisti italiani, fra i quali Zucchero Fornaciari.
La regia e la scenografia sono di Federico Bellone firma internazionale che ha contribuito al trionfo in Italia di grandi musical: Mary Poppins, Fame, West Side Story, The Bodyguard-Guardia del corpo, Dirty Dancing, Newsies, A qualcuno piace caldo.
La regia associata e la coreografia sono di Chiara Vecchi. Il disegno luci è di Valerio Tiberi, light designer che ha lavorato nelle più note produzioni internazionali di musical e di opera lirica.
Ma non è tutto. Gli effetti speciali, con il fantasma di Sam e degli altri personaggi che prendono forma entrando e uscendo dai corpi o passando attraverso le porte, nascono dalla brillante mano di Paolo Carta. Un mago dell’illusionismo capace di sorprendere lo
spettatore più che con la tecnologia con trucchi da vecchio artigiano dell’inganno.
La grande spettacolarità degli effetti speciali è una delle caratteristiche principali sia del film sia del musical. “In un musical come Ghost – spiega Paolo Carta – è facile immaginare come alcuni effetti possano fare la differenza. Vedere il protagonista passare attraverso la porta
come un fantasma, l’anima di un defunto entrare improvvisamente nel corpo della medium, oggetti che si muovono inspiegabilmente fa sì che il pubblico dimentichi di essere in presenza di una finzione scenica”.
La colonna sonora pop-rock, arrangiata da due big della musica internazionale, Dave Stewart, ex componente degli Eurythmics, e Glen Ballard, tra gli autori della musicista canadese Alanis Morissette, fa da sfondo a un racconto senza tempo. Un musical sensoriale
e fantasy dove ogni accadimento nasconde un mistero apparentemente inspiegabile.
Oltre ai misteri del paranormale, c’è il mistero dell’amore. E si manifesta attraverso la femminilità riservata della protagonista, Molly, che coinvolge Sam in maniera sottile e ineffabile. La bella Demi Moore nel film, con il suo taglio di capelli corti, è una nuova e attuale icona di femminilità. Patrick Swayze, il grande protagonista maschile, ha dichiarato spesso che la vera scena sexy del film è quella, divenuta celebre, in cui la coppia modella il vaso di creta. Il tutto sulle note della canzone Unchained Melody dei Righteous Brothers.

NOTA DI REGIA
Penso che quasi tutti nel mondo del teatro abbiano desiderato almeno una volta portare in scena il film “Ghost”.
La ragione è l’incredibile inventiva della storia e la sua natura spontaneamente un po’ teatrale…avere sul palcoscenico un primo attore che, per esigenze di copione, non possa essere visto dagli altri, ritengo comporti “un certo non so che” di pirandelliano. Inoltre, nonostante si tratti di un musical ad alto tasso di spettacolarità – grazie anche agli innumerevoli effetti speciali, che nel nostro allestimento si avvalgono della collaborazione di Paolo Carta – lo spettacolo in fondo racconta un momento di vita di quattro personaggi coadiuvati da altri attori e un ensemble. Il punto quindi, ancora una volta, è che il soggetto sia estremamente adatto al palcoscenico, e che una storia così intima e violenta sia certamente capace di trasmettere una grande emozione allo spettatore… La chiave di lettura infatti è suggerita, come spesso accade, dal problema che accomuna i personaggi principali: “non si può tornare indietro … le nostre scelte, azioni della vita, creano delle conseguenze
spesso irreversibili.
E da qui scaturisce il tutto!
Una score decisa, pop-rock, a tratti ballabile, frutto di un ex Eurythmics e un premiato autore dell’album di punta per Alanis Morissette (ma senza dimenticare l’iconica “Unchained Melody”), questa volta con un arrangiamento ancora più terreno, per celebrare gli anni ’90 che, oltre a essere il background originale del film, rappresentano molto per gli spettatori di oggi. Le coreografie, sempre fedeli al racconto, con gesti, movimenti, azioni e passi, che descrivono in modo eclettico l’ambiente e la realtà della storia stessa. La scena è di design, vera, con un meccanismo d’invenzione, ma allo stesso tempo funzionale all’intimità della chiave drammaturgica. I costumi riecheggiano il film, ma con un punto di vista quotidiano perché la nostra mente filtra inevitabilmente un ricordo. Le luci dipingono la nostalgia di una New York di vent’anni fa ma che sembra così lontana, forse con un pizzico di acidità. Il suono infine si divide tra servire la prosa nel modo più reale possibile e un mondo “rock” che forse non c’è più se non nelle nostre memorie.
L’obiettivo? Far sì che con questo romantico thriller lo spettatore possa stringere la mano della persona che è venuta con lui o lei a teatro, o correre da colui o colei a cui tiene nel profondo, per non perdere l’occasione di dire ancora una volta, o per la prima volta, “ti amo”, e per davvero… … perché i treni della vita spesso passano una sola volta, e altrettanto spesso non si può tornare indietro.
Federico Bellone

AUTORI
David Stewart, Glen Ballard and Bruce Joel Rubin
LIBRETTO e TESTI
Bruce Joel Rubin
MUSICA e TESTI
Dave Stewart and Glen Ballard
TRADUZIONE E ADATTAMENTO LIRICHE
Franco Travaglio
REGIA
Federico Bellone
REGIA ASSOCIATA E COREOGRAFIA
Chiara Vecchi
SCENOGRAFIA
Federico Bellone
EFFETTI SPECIALI
Paolo Carta
DISEGNO LUCI
Valerio Tiberi
CAST
SAM
Mirko Ranù
MOLLY
Giulia Sol
ODA MAE
Gloria Enchill
CARL
Thomas Santu
FANTASMA DELL’OSPEDALE
Ronnie Jones
FANTASMA DELLA METROPOLITANA
Luca Gaudiano
WILLY LOPEZ
Salvatore Maio
LOUISE (SORELLA DI ODA MAE)
Cristina Benedetti
CLARE (SORELLA DI ODA MAE)
Mitsio Silvia Paladino Florio
ENSEMBLE
Roberto Torri – Clara Maselli – Manuel Mercuri – Carolina Sisto – Alex Botta
SWING ON STAGE
Francesco Alimonti – Martina Peruzzi